martedì 11 gennaio 2011

La vergine di Lujan



Luján è una città dell'Argentina, appartenente alla provincia di Buenos Aires, 68 km a nord-est della capitale. Fu fondata nel 1755 ed ha una popolazione di circa 67.000 abitanti.
E' nota soprattutto per la sua basilica neogotica, edificata in onore della Vergine di Luján, santa patrona dell'Argentina.
Ogni anno, più di sei milioni di persone compiono pellegrinaggi alla Basilica, molti dei quali vanno a piedi direttamente da Buenos Aires.
La chiesa fu progettata dall'architetto francese Ulderico Courtois. I lavori ebbero inizio nel 1889 e furono completati nel 1937. Le sue torri raggiungono un'altezza di 106 metri, il tetto è in rame e i portoni in bronzo. L'enorme chiesa domina la pianura circostante e ospita la minuscola statua della Vergine, alta 38 centimetri.

questa qui sopra è la statua originale





e questa qui sopra  è la copia messa a disposizione delle "toccature" da parte dei fedeli.



qui sopra l'originale  nella teca.

Ecco la storia di questa immagine della Madonna:
Nel 1629 il portoghese, Don Antonio Ferías de Sáa, proprietario di una fattoria nella località di Sumampa, della giurisdizione di Cordoba del Tucumán, chiese all’amico marinaio Juan che le portasse dal Brasile un’immagine dell’Immacolata Concezione per erigere una cappella.
Dal Brasile inviarono due statuette in terracotta, imballate in due casse di legno: una raffigurava l’Immacolata Concezione ed è la Vergine che attualmente si venera nel Santuario di Luján; l’altra rappresentava la Madre di Dio, traslata poi a Cordoba. 
Al porto, le due scatole vengono caricate su una delle carovane dirette a Viejo e a Cordoba. È il mese di maggio. La carovana, dopo due giorni di cammino, si ferma presso il rio Luján per trascorrere la notte.
Allo spuntare del sole, il cocchiere della carovana rilegò i buoi al carro, spingendoli a camminare. Ma non muovevano un passo, neppure se percossi. Pensarono di alleggerire il carico. Levarono le due casse. E i buoi ripresero a camminare. Rimisero le casse e i buoi si fermarono. È evidente che l’ostacolo erano le casse. Non mancò un’ulteriore prova: ne tolsero una e il carro stava fermo, la sostituirono con l’altra e i buoi ripresero a camminare senza difficoltà. A questo punto chiesero a Juan il contenuto delle scatole. Così la statua dell’Immacolata Concezione fu trasportata alla fattoria di Rosende, mentre l’altra proseguiva per  Cordoba. 
Il padrone della fattoria s’impegnò a costruire una modesta cappella, affidandone la guardia ad un suo servitore.
Nel giro di poche ore la notizia  isi diffuse tra il popolo e la cappella divenne meta di devozione.
La statua vi rimase per oltre 40 anni. Gli affari economici, però, subirono delle perdite sia per la negligenza degli operai che per la chiusura della strada per Cordoba. In quanto, sovente, su questa strada si verificavano delle rappresaglie a causa della Cappella perché le autorità ecclesiastiche non si esprimevano sui prodigi che la Vergine compiva. 
Nel 1671 Doña Ana de Matos, padrona di un’altra fattoria, sempre nei pressi del rio Luján chiese a Juan Oramas di venderle la statua. Perché la sua fattoria si presentava come luogo più sicuro e più transitato. Così avvenne. Ma il giorno seguente, Doña Ana non trovò la statua al suo posto. Era ritornata nella vecchia cappella. Raccontò l’accaduto alle autorità ecclesiastiche. Si recarono sul luogo e in processione la riportarono alla fattoria de Matos. 
Si è giunti alla costruzione di questa Basilica dopo aver eretto una seconda cappella, terminata nel 1685, nella terra di Doña Ana. Poiché non era abbastanza capiente nel 1754 si gettarono le fondamenta del Tempio. 
Nel dicembre del 1871 si ebbe il primo pellegrinaggio ufficiale. L’8 maggio del 1887 l’incoronazione di Nuestra Señora de Luján, concessa da Leone VIII. E il 15 maggio si mise la prima pietra per la costruzione della basilica. Nel 1890 cominciarono i lavori. Nel frattempo, nel 1893, Luján viene dichiarata città.
Nel 1930 l’Immacolata Concezione di Luján è dichiarata Patrona dell’Argentina, Uruguay e Paraguay.

La statua in ceramica incominciò presto a rovinarsi, così il vescovo decise di proteggerla con un abito di argento che le dà la forma triangolare. Della statua originale si vedono solo il viso e le mani giunte.

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